DISAGI DA PANDEMIA COVID
L’importanza della salute mentale ai tempi della pandemia.
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Un sondaggio del 2021 dell’istituto Piepoli per il Cnop (Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi) ha sottolineato che, soprattutto a causa del periodo di pandemia Covid, è aumentata l’importanza della salute mentale e la sensibilità delle persone che sentono bisogno di fare anche prevenzione in tal senso. Addirittura in questi giorni è stato varato un aiuto economico dal governo attraverso quello che chiamano “Bonus psicologico“.
Da quando è nata la psicoanalisi (poco più di un secolo fa) non è strano pensare che in fondo non esista nessuno del tutto sano di mente. Tutti prima o poi fanno i conti con qualche piccola nevrosi o qualche disagio anche solo portato dall’ignorare come funziona la nostra psiche e il nostro mondo interiore fatto di emozioni, inconscio e di bisogni spirituali che fanno nascere domande esistenziali a cui nessuno è mai riuscito a trovare risposte certe.
In questi 2 anni di pandemia tutto ciò è peggiorato dal continuo stato di paura, incertezza, rabbia, sconforto, sensazione di impotenza, frustrazione, ecc. che molte persone provano in un crescente disagio, a volte senza neanche rendersene conto coscientemente.
COME ORIENTARSI
In Italia la figura del terapeuta (psicologo, psicoterapeuta e psichiatra) è stata per molto considerata necessaria solo in caso di “malattie mentali”. Eppure siamo continuamente immersi nel mondo dei film e serie hollywoodiane, dove è chiaro a tutti che il popolo americano, anglosassone e non solo, si reca da un terapeuta anche per prevenzione della salute mentale, psicofisica e/o per qualsiasi disagio che nella vita si può provare; come il vuoto interiore portato da una separazione, dalla perdita del lavoro, l’elaborazione di un lutto, periodi di smarrimento e confusione o anche per continui stati emotivi indesiderati di cui non si conosce la causa come la sensazione di inadeguatezza, insicurezza, bassa autostima o altro malessere.
Sempre più persone hanno inoltre capito l’importanza di intraprendere un percorso informativo o di crescita personale sia per superare un periodo negativo della propria vita e sia per migliorare il proprio essere quando va tutto bene. Capiscono l’importanza di conoscere sé stessi più nel profondo e il valore di acquisire un minimo di conoscenza derivante anche solo da un’adeguata educazione emotiva per poter gestire meglio il proprio mondo interiore nella vita di tutti i giorni.
Pregiudizi
Come dicevo in Italia c’è ancora del pregiudizio nella figura dello psicologo ancor oggi immaginato troppo oneroso, utile solo se si soffre di una qualche psicopatologia e per qualcuno considerato uno strizza cervelli, un estraneo in camice bianco che dall’alto dei suoi studi tratta le persone in modo freddo e distaccato, e il solo pensiero di aprirsi raccontando le proprie fragilità, le proprie intimità ad una figura così poco empatica ci fa cambiare idea immediatamente.
Sono ovviamente pregiudizi e generalizzazioni culturali. Ci sono professionisti preparatissimi che sono considerati persone squisitamente umane, empatiche e che mettono facilmente i pazienti a loro agio e ci sono operatori olistici che in un ambiente accogliente a lume di candela ti fanno sentire fuori luogo, giudicato e inadeguato. Le professioni sono fatte da persone e le persone hanno una sensibilità, un’onestà ed un’empatia diversa che prescinde dal titolo di studio o dalla professione svolta.
Comunque nel caso si voglia per motivi economici, personali o culturali valutare qualcosa di diverso dallo psicoterapeuta o lo psichiatra (considerando che sono gli unici abilitati alla cura di psicopatologie ed a operare nel settore medico sanitario) allora potrebbero venirci in aiuto altre professioni nel campo della prevenzione e del benessere psicofisico ed emotivo.
Certi mestieri nel campo della sanità, del benessere e dell’aiuto alle persone, hanno bisogno, più di altri, di essere vissuti da chi li esercita con una passione smisurata, come fosse una missione e con la sensazione di sentirsi a casa mentre si praticano, che è più di stare a proprio agio sul posto di lavoro. Percepire in qualche modo di essere “nati per farlo”. Un livello alto di studi e di specializzazione da soli non bastano…
Fidatevi del vostro istinto e delle sensazioni che provate quando incontrate uno di questi.
LE DISCIPLINE OLISTICHE
Le discipline olistiche hanno lo scopo di aiutare la persona a ripristinare un sano equilibrio psicofisico orientando la ricerca della salute all’individuo nel suo insieme mettendo sullo stesso piano gli aspetti fisici, mentali, emotivi e spirituali, stimolandolo ad un naturale processo di benessere (Olismo: dal greco olos, che ha il significato di tutto, totalitario, intero). L’approccio olistico è molto efficace nella prevenzione ed assume un ruolo importante per coloro che vogliono abbandonare vecchie abitudini e motivarsi al cambiamento. L’operatore olistico non è un medico né una figura paramedica, non fa diagnosi né prescrive iter terapeutici, ma è un vero e proprio “educatore o consulente del benessere”.
Ma quanti sono gli operatori olistici?
Alcuni esempi di pratiche olistiche sono: il reiki, l’agopuntura, lo yoga, l’aromaterapia, ayurveda, fitoterapia, lo shiatsu oppure le più occidentali professioni di Coaching e Counseling.
Life Coach, Mental Coach, Counselor sono quelle che forse più ricordano l’approccio tra psicoterapeuta e paziente per il fatto che nelle sessioni con i clienti c’è solitamente un dialogo a tu per tu in un ambiente simile (spazio di ascolto attivo per il cliente), non c’è esercizio o contatto fisico o l’utilizzo di alcuno strumento materiale.
Per esempio il Counseling è presente come percorso di Laurea già in diversi paesi europei oltre che negli stati uniti, (anche come integrazione alla facoltà psicologia) e ora anche in Italia vengono spesso scelti per la loro specializzazione, perché fanno percorsi brevi, per l’empatia, per la loro capacità di instaurare una relazione umana con il cliente che si sente protetto, non giudicato e sostenuto quando si trova in un momento delicato della propria vita o quando ha bisogno di riscoprire le proprie risorse per raggiungere un obiettivo desiderato.
I Counselor e i Coach si occupano di persone sane, non svolgono nessun tipo di cura e nessun tipo di trattamento medico sanitario ma si dedicano a percorsi di crescita, miglioramento personale, raggiungimento di obiettivi, esplorazione di tecniche occidentali e filosofie orientali, autodeterminazione, Programmazione Neuro Linguistica, self-help (auto-aiuto), scoperta dei propri schemi d’azione e di pensiero, aumentano il livello di consapevolezza (Mindfulness), inoltre sostengono e supportano il cliente per affrontare difficoltà quotidiane, problemi relazionali e decisionali.
A voi la scelta
Non vi rimane che scegliere ciò che più risponde ai vostri bisogni, al vostro sentire e al vostro personale gusto sempre considerando la salute come qualcosa di importante, da non sottovalutare sul piano conoscitivo. Ricordate anche di verificare sempre le competenze (titoli di studio, iscrizioni ad associazioni di categoria, referenze, ecc.) di chi scegliete per non incorrere in professionisti improvvisati…
Leggi anche: Differenze tra counselor coach psicoterapeuta e psicologo
Guarda il video:
Cambiare è possibile (?)
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Marco Odino di Verità Relative propone un nuovo Sportello di Ascolto:
In Studio o in Videochiamata da tutta Italia
sentire con-tatto
Supporto e Sostegno alle persone per il raggiungimento dei propri obiettivi o per superare momenti di difficoltà temporanei
“Immagina di parlare con quella persona di fiducia, come facevi anni fa, seduto su di uno scalino o in macchina con 2 dita di finestrino abbassato. Immagina una persona capace di ascoltare in silenzio, meglio di un amico, senza giudicare e in grado di farti vedere tutto sotto una nuova luce naturale, usando le parole giuste e, con un tono di voce caldo, infonderti la forza e il coraggio per affrontare al meglio tutto ciò che oggi ti opprime. Qualcuno che ti aiuti a scegliere senza scegliere al posto tuo… che ti sostenga e ti supporti nei momenti chiave della vita, per raggiungere ciò che vuoi veramente o uscire dalla quella tua personale difficoltà… riprendendo così un cammino sereno e consapevole.”
Lo sportello d’ascolto è un momento di colloquio personale (non è una seduta) per il cliente (non il paziente) che cerca sostegno e supporto.
Se stai vivendo un periodo difficile e non riesci a trovare una via d’uscita, un colloquio di sostegno può aiutarti a ritrovare le tue risorse per uscire dal tunnel.
Se hai la sensazione che nessuna capisca quello che provi veramente, un professionista dell’ascolto attivo può aiutarti a fare luce sulle tue difficoltà.
Se vuoi raggiungere un nuovo obiettivo nella tua vita per crescere e migliorarti.
Tipologia più comune di supporto:
- Colloqui di sostegno o di aiuto per affrontare problemi relazionali (anche di coppia) o decisionali
- Supporto per momenti di difficoltà
- Recupero di risorse personali
- Risolvere disagi esistenziali
- Allontanamento dai propri disagi e malesseri.
- Percorsi di miglioramento qualità della vita e benessere personale:
- Supporto per smettere di fumare
- Ritrovare un più naturale rapporto con il cibo
- Autostima e crescita personale
- Consapevolezza
Marco Odino riceve su appuntamento
Primo incontro conoscitivo GRATUITO
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