E.V.T.: il video gioco per gli Dei
È l’Eternità. Un mondo splendido senza tempo e senza spazio, dove le cose sono Tutto e sono Uno. Non c’è dualismo. Non ci sono lati negativi. C’è solo amore incondizionato, beatitudine, bellezza e gioia senza i loro rispettivi contrari. Non c’è nessun’altro mondo contrapposto simile ad un inferno. Nessun giudice, nessun giudizio e nessuna ingiustizia. Nessuno è sbagliato, migliore o peggiore. Niente è da correggere, tutto è perfetto così com’è.
Gli abitanti sono tutti degli Dei: esseri perfetti, senza ego, onnipotenti e immortali. Tutto è all’insegna del massimo piacere e dell’estasi, senza flessione alcuna. Ma proprio per questo, nelle loro idilliache esistenze, manca un po’ di varietà e la possibilità di migliorare.
Fu così che, un po’ per noia e un po’ per diletto, inventarono e crearono un gioco chiamato E.V.T.. Era una grande sfida che questi splendidi esseri onnipotenti realizzarono con un entusiasmo mai visto prima.
Il gioco
Nel nostro mondo, qualsiasi gioco o competizione, necessita di allenamento e talento per vincere. Quando si inizia a giocare non si è molto pratici, ma col tempo si migliora sempre più e insistendo, si cominciano ad avere le prime soddisfacenti vittorie, miglioramenti nei record personali e nelle classifiche del gioco stesso.
In quel mondo invece è molto diverso. Sono tutti dotati di capacità e poteri straordinari ed ogni sfida, ad ogni gioco, finirebbe con una perfetta parità e con nessun record da battere. Bisognava trovare il modo per rendere la partita più eccitante, con delle vere sfide da affrontare e con vari livelli di difficoltà. Fu così che nacque EVT, un gioco in cui ci si deve privare di una parte dei poteri in possesso e, per renderlo ancora più interessante, il Dio giocatore deve dimenticare chi è nella realtà. Deve perdere momentaneamente la memoria e la coscienza dell’essere immortale che è.
Immaginate che per noi sarebbe come voler entrare in un bellissimo e divertente labirinto a cercare il modo di uscire per tornare a casa.
In EVT si è costretti ad una immedesimazione talmente profonda nel personaggio, da credere di essere proprio lui invece che il Dio giocatore. Come quando si gioca ad un videogame complesso ed appassionante, incantandosi, e perdendo qualsiasi contatto con la realtà. Ci si cala completamente nei panni dell’omino che vince o perde la partita in questione e poi arrabbiandosi o esultando con veemente passione per ogni sconfitta o vittoria.
Così anche questi Dei partecipano al gioco con questa modalità: limitazione dei poteri divini e perdita della coscienza del proprio vero essere.
Scenario
EVT è ambientato in una realtà virtuale, creata da un super computer tipo Matrix, che contorna il giocatore di una serie di scenari molto reali e delle regole di base su cui il Dio giocante non può interferire, se non in alcuni casi. L’ambiente scenografico costruito intorno sarà una spettacolare Natura piena di esseri viventi di ogni tipo e specie. Il tutto somigliante al mondo idilliaco da cui il Dio in realtà già vive, ma ha dimenticato per poter giocare.
Non è un semplice “video gioco” perché non è coinvolta solo la vista, ma tutti i 6 sensi. Si viene proiettati in un mondo tridimensionale, con leggi fisiche, regole naturali come lo spazio e il tempo, una forza di gravità e un tempo massimo di durata della partita, nella quale il giocatore deve fare più punti possibili.
Il personaggio del gioco e il livello di difficoltà
Nel gioco si interpreta un personaggio scelto dal Dio prima di cominciare la partita. Il partecipante può scegliere il sesso dell’omino ma anche il luogo di nascita, il periodo storico, il ceto sociale, alcune caratteristiche fisiche, i talenti e le imperfezioni.
Quando noi umani iniziamo una partita ad un video game, decidiamo prima il livello di difficoltà: facile, medio difficile, ecc.. Anche loro possono scegliere se giocare una partita facile o difficile. I livelli più semplici implicano la scelta di un personaggio che nel gioco ha una vita abbastanza adagiata, è nato in un ambiente sereno e può trascorrere i primi periodi con relativa semplicità.
I livelli più difficili sono quelli in cui si sceglie di nascere in condizioni difficili, tipo con qualche handicap fisico o mentale, oppure in un ambiente ostico come un paese in guerra, povero o in una famiglia socialmente in difficoltà. Si può anche scegliere se essere orfani o se i genitori saranno amorevoli, presenti o meno.
In entrambi i casi, durante la partita, si dovranno affrontare a sorpresa prove difficili scelte a caso dal computer… Il tutto si svolge in una società pre-costruita dal gioco stesso, in cui bisogna destreggiarsi con la dovuta saggezza, tra gli episodi che il gioco farà accadere nella vita del personaggio.
Il Dio che gioca è la coscienza dell’omino e quest’ultimo sarà dotato di un ego che disturberà il giocatore durante tutta la partita. Nel gioco si ha una sola possibilità, una sola vita, la partita a EVT finisce quando il personaggio muore. Essendo un gioco con miliardi di possibilità e probabilità, la partita potrebbe durare fino alla morte naturale dell’omino oppure prima, causata da una malattia o un incidente. Chi gioca deve capire quanto può incidere il suo controllo in tutti i fattori della gioco stesso.
Punteggio e vittoria finale
Come in tutti i giochi ben architettati ci sono moltissimi segreti celati intorno al giocatore per fargli capire tutti i trucchi ed i modi per far più punti possibili. Gli strumenti come l’amore, la compassione, il rispetto, l’altruismo, ecc. saranno sempre a disposizione dei giocatori più scaltri.
Il punteggio sarà legato alle emozioni provate durante tutta la partita. Provando emozioni positive, i punti saranno guadagnati, con le emozioni negative anche… Il successo personale del personaggio nel suo mondo non influisce nel punteggio, l’unica cosa che conta sono la serenità raggiunta man mano che la partita si svolge.
La partita si vince in moltissimi modi, dato anche dal livello di difficoltà iniziale scelto:
- Si parte dalla vittoria più semplice per aver fatto vivere al personaggio una vita più serena possibile.
- Fino alla clamorosa e totale vittoria chiamata il “Risveglio”. Ovvero realizzando coscientemente, durante la partita, che è tutto un gioco, irreale e virtuale. Così da reimpossessarsi della coscienza divina che era stata tolta all’inizio della partita e potersi godere, senza più nessun problema, il resto della vita dentro il gioco.
- Tra questi due estremi poi, mille altri modi di vincere semplicemente godendosi la partita e divertendosi giocando.
Sconfitta e nuova partita
Per fare pochi punti e perdere bisogna:
- Sprecare il talento scelto prima del gioco.
- Arrendersi…
- Oppure sciupare la partita tra emozioni negative, rimpianti, vittimismo, ecc., senza gioia e perdendosi oltretutto il divertimento per cui è stato creato EVT.
Alla fine, comunque vada il punteggio, poco importa. La partita termina e ci si sveglia di nuovo come un Dio. Non ci sarà nessun giudizio e nessun voto, essendo solo un gioco… Al massimo tra gli Dei, ci si prenderà un po’ in giro per la brutta partita giocata. 😉 Magari chi perde aveva scelto un livello troppo difficile e quindi potrà giocare di nuovo… volendo.
Ah, scusate, dimenticavo il significato del nome E.V.T.:
Esperienza di Vita Terrena
Marco
DIVAGAZIONE SUL TEMA
Il pensiero sul mondo Quantistico ci spinge a considerare che l’uomo, coscientemente o no, possa influenzare la propria Realtà.
Se è vero che possiamo influenzare la nostra vita… come possiamo rendercene conto nella nostra vita di tutti i giorni?
Ispirato dal film Bleep ecco cosa vi porto: un semplice pensiero che potrebbe scatenare rivelazioni importanti nella tua vita… Provare per credere