
Lezione 0 – Prefazione dell’Autore e premessa
? Da dove nasce questo corso e come seguire al meglio.
SI PARTE!!!
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Trascrizione audio:
Prefazione dell’autore:
Ho iniziato a tenere questo tipo di corso nel 2012 e quando lo ripresi nel 2020 non mi convinceva più, non ero tanto d’accordo con me stesso nel metodo più che nei contenuti. Ecco perché ho messo mano a quel testo per cambiarlo dove mi è stato possibile trattenendomi dalla tentazione di riscriverlo da capo, perché non mi sembrava saggio rinnegare il successo che ha avuto in questi anni. Nella mia formazione professionale ho imparato ad unire la funzionalità del Life Coaching con l’importanza del Counseling Relazionale. Una risoluta determinazione sposata con una compassionevole accettazione.
Così diventa: “Emozion’intorno”
La base è quella del libro Una Nuova Grande Emozione con l’aggiunta dei miei commenti e la possibilità di contattarmi di persona con mail o messaggi sulle principali piattaforme e finche riuscirò le risposte saranno date entro 1 massimo 2 giorni lavorativi.
Dicevo in cosa è cambiato il corso in questi anni: Ho cercato di togliere tutte le imposizioni sul “dovete stare meglio” (scritte con il più nobile degli intenti) sostituendole con il “Vogliate cominciare ad accettarvi per quello che siete oggi”.
Provare a inseguire il cambiamento e il miglioramento personale con amore di noi stessi come presupposto iniziale.
Ho provato a non giudicare più la sofferenza come nemica, rendendola più umana, quasi un’alleata utile a volte contro la nostra naturale propensione a respingerla. Ho sostituito la mia pretesa di imporre una responsabilità indispensabile cercando invece più compassione in chi magari non ce la farà in questa vita o in questo tempo. Provare a trasmettere l’idea di fare quel che si può con quello che si ha, nel momento in cui si è, niente di più. E a volte anche accettare di fare niente di niente, sperando che duri poco.
Raggiungere i nostri obiettivi, crescere ed evolversi abbracciando i nostri disagi, le nostre ombre, perché convinto profondamente che in noi non c’è nessun lato oscuro ma sono solo parti di noi messe allo scuro. Senza luce, chiuse in cantina, come animali in cattività che diventano aggressivi per la mancata libertà istintuale. Ma questo è un altro discorso, chissà, magari un altro libro o un altro corso
Tra qualche anno forse rinnegherò di nuovo me stesso ritrattando queste oggi comunque sono queste e se le stai ascoltando voglio credere in una sincronicità benevola, voglio credere che vadano bene per te… adesso; qui e ora!
Buon corso.
Premessa:
Benvenuto o benvenuta.
Questo non è il classico corso di motivazione personale o di autostima: di solito quel tipo di corsi servono a dare una carica di emozioni positive temporanee che ti fanno sentire meglio ma poi, nel lungo periodo, la maggior parte delle persone torna ad avere gli stessi problemi di prima. Il rischio è di rimanere delusi con il passare del tempo perché si è esaurito l’entusiasmo iniziale. I corsi di motivazione personale sono come una cena fantastica, dove si mangiano cibi buonissimi e mai provati prima… ma poi? Si torna a mangiare le stesse cose di un tempo.
In questo corso non mangerai prelibatezze, ma imparerai a cucinare per te stesso ogni volta che vorrai. Un famoso proverbio attribuito a Confucio recita: “Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno; insegnagli a pescare e lo sfamerai per tutta la vita”.
Pronto? Partiamo!
Immagina che questo corso sia la mia casa: puoi venire a trovarmi quando vuoi, sei il benvenuto o la benvenuta, e io farò di tutto per farti sentire a tuo agio.
Pur essendo un corso da cui imparerai molte cose nuove, non voglio che tu viva il nostro rapporto come una relazione tra “alunno” e “maestro” o esperto e cliente perché si verrebbe a formare qualcosa di freddo e professionale che non aiuta me a farmi capire e non aiuta te a comprendere meglio.
Se c’è una cosa che sta alla base della tua permanenza è, e sarà sempre, il piacere che avrai di starci, come quando sei a casa di un amico e non come nello studio di un professionista.
Quindi entra, mettiti comodo e rilassato. Imparerai tutto ciò che ti serve per stare meglio nella vita di tutti i giorni.
Per prima cosa, ricordati perché sei qui, cosa e come vuoi essere domani.
Preparati ad avere una vita più serena, libera da tutto ciò che oggi in qualche modo ti opprime: riuscirai finalmente a realizzare un progetto, ad affrontare gli altri senza più doverti vergognare di chi sei o di come sei… sarai abbastanza per tutti, anche per te stesso, ti guarderai allo specchio sorridendo soddisfatto e finalmente fiero di te.
Amici e parenti cominceranno a chiederti: “Ma che ti sta succedendo? Sei cambiato, sei diverso!”, e tu con enorme soddisfazione risponderai: “Ho finalmente deciso di cambiare e ho trovato il modo giusto per farlo!”.
Io sono la persona che ti “servirà” per capire come usare ciò che vuoi imparare da questa esperienza. Sarò colui che ti passerà i colori mentre dipingi un quadro. Sarò colui che pelerà le patate mentre cucini un buon piatto. Sarò seduto al tuo fianco a leggere la cartina stradale mentre viaggi sereno. Tu sei il capo mastro, e creerai da te il tuo destino!
Lo stato che voglio tu raggiunga è lo stesso che ti fa sentire a tuo agio a casa del tuo migliore amico; seduto comodo in una poltrona davanti a un caffè o un tè, su un divano, su un’amaca, sul tappeto, ovunque tu voglia e nell’ambiente che più ti piace: una baita in montagna con camino, una casa sulla spiaggia con vista mare, un appartamento su un grattacielo con un panorama mozzafiato, un terrazzo fiorito, un plaid in un prato, in macchina con due dita di finestrino abbassato… beh, dove immagini sia più confortevole fare due chiacchere rilassato e imparare cose nuove, interessanti e soprattutto utili quando tornerai da dove sei venuto. Scegli e immagina!
Hai presente quando, in passato, ti trovavi con un amico o amica a chiacchierare dei piccoli magrandi problemi dell’adolescenza? Magari la sera, d’estate, nel silenzio di uno scalino per strada o in macchina con 2 dita di finestrino abbassato, dove nessuno vi disturbava e potevate sfogarvi tranquillamente?
Hai presente come ti sentivi strano quando poi tornavi a casa, nel cuore mille emozioni e nella mente si rincorrevano un miliardo di pensieri e riflessioni su ciò che allora era importante? E magari poi arrivava una rivelazione che ti cambiava per sempre? Ti ricordi dell’ultima volta in cui hai provato quella sensazione nello stomaco che precedeva una grande decisione o un grande evento?
Ecco, quella è la sensazione che voglio che tu provi quando sei qui a imparare come si risolveranno i problemi e di come vuoi diventare da grande…
“Oh, finalmente qualcosa di nuovo e interessante da ascoltare!”
Questa è la frase che vorrei sentirti dire, e io ci metterò tutto me stesso perché accada.
Per prima cosa, un po’ di note e consigli. Ricorda che il corso è per te. Solo per te! Assorbi tutto quello che ti serve e non lo sprecare.
La mentalità con cui affronti questo corso è molto importante ai fini di ciò che ne guadagnerai a livello di esperienza. A volte vengono regalati abbonamenti in palestra, corsi gratuiti di qualsiasi tipo e non vengono valorizzati e/o sfruttati perché non pagati di tasca propria.
Non partecipare in maniera superficiale a questa esperienza. Anche questa prima parte è molto ricca di concetti e può essere già un’ottima rampa di lancio per qualsiasi problema da risolvere. Dietro le mie parole c’è una montagna di studi e di esperienza di tutti i creatori dei sistemi che utilizzo, non solo la mia. Ti chiedo di darmi un po’ di fiducia e di investire un po’ del tuo tempo e del tuo impegno.
C’è sempre chi lo fa per semplice curiosità, non credendo veramente che ci sia un corso capace di innescare un cambiamento nelle persone; per questo ascolta con distrazione, senza seguire l’ordine delle lezioni, senza fare gli esercizi, arriva alla fine o smette prima e dice: “è un bel corso ma con me non funziona”.
Oppure c’è chi lo fa convinto, con l’entusiasmo a mille, bisognoso di trovare soluzioni nuove a problemi ormai vecchi, ascolta ma con il passare dei giorni comincia a pensare: questo lo so già, questo non mi convince, questo non può essere vero, questo non fa per me, questo va bene ma io non ci riesco… e arriva alla fine senza essersi dato il permesso di provare niente di nuovo, ma con la bellissima scusa per dire “comunque io ci ho provato”.
Infine, c’è chi fa la prova senza stare a giudicare prima, prende tutto per buono, come un bambino che impara una cosa nuova fidandosi dell’adulto che gliela insegna; si impegna sorridendo, entusiasta delle cose nuove che impara piano piano. Se non capisce, riascolta con maggior attenzione, senza vergogna. Ci mette un minimo di impegno, prova a fare ciò che dico e solo dopo commenta i risultati. È felice di aver trovato finalmente una strada nuova!
Vuoi partecipare al corso con la mentalità di quest’ultimo gruppo?
Se ti do dei consigli e suggerimenti è perché ci sono passato, prima di te, e vorrei che tu non cadessi nei miei stessi errori.
pausa
Ora, la prima cosa da fare è esclamare ad alta voce:
1) “Ok! Azzera tutto ciò che sai!”
È possibile che per tua esperienza o per sentito dire, conosca almeno in parte ciò che ho da insegnare. Se fosse così sarebbe molto più utile, a te stesso, che ti sforzassi di prestare la massima attenzione anche alle cose che pensi di aver già sentito o letto da altre parti.
Il motivo è semplice: se la tua conoscenza sull’argomento è zero, impari molto più rapidamente perché la tua attenzione è massima, se invece mentre ascolta ti nasce il pensiero “questo lo so già, questo l’ho già sentito” la tua attenzione scende e ti perdi dei pezzi che poi ti serviranno. Ascolta piano piano e con attenzione. Metti da parte la tua eventuale cultura al riguardo. Senza scartarla, bada bene: mettila solo da parte.
2) “Impara una cosa nuova!”
A volte quello che dico e come lo dico può suonare strano o apparirti in contrasto con la tua cultura, ma visto che hai deciso di provare questo sistema,lasciati andare e prendi per buono tutto ciò che dico. Poi, dopo, potrai testarlo con le tue riflessioni ed esperienze, ma solo a posteriori. Viaggia insieme a me e fatti portare a passeggio. Goditi il panorama, il silenzio del mattino e l’aria fresca sul viso.
A quel punto potrai giudicare se sono cose corrette o meno. Non giudicare mentre ascolti, prova a non fare questo errore. Se ti scopri ad alzare un sopracciglio sospettoso e a pensare “ma che cavolo dice questo qui”, non c’è niente di male, ma ti consiglio di fermarti un attimo. Cerca di avere fede, sorridi, e riascolta il paragrafo.
Come in tutte le cose importanti da conquistare, ci sono delle tappe che vuoi raggiungere per arrivare in fondo: non avere fretta e fidati.
Vuoi sentirti come un bambino che vuole imparare ad usare la bicicletta senza rotelle: non ha la più pallida idea di come si faccia. Ha solo preso atto che qualcuno ci riesce. Ascolta (a bocca aperta) chi gli insegna: sorride, meravigliato e senza preconcetti. Il bambino non pensa che chi parla voglia farlo cadere, anche se poi cade! Non vede l’ora di imparare… questa è la sensazione giusta, ok?
Poi, se non ti trovi bene, puoi sempre provare qualcosa di diverso.
3) “Ascolta ancora!”
Importantissimo! Lascia sempre almeno un giorno tra una lezione e l’altra per dare il tempo al tuo cervello di assimilare i concetti che ascolta. Non divorare tutto subito, il cambiamento duraturo non è mai quello rapido…
Ti consiglio di ascoltare due volte ogni singolo capitolo, una volta per il concetto in generale ed un’altra piano piano. Gustati il contenuto, come quando ti piace vedere i film la seconda volta: farai molta più attenzione ai particolari!
(questo non vale se ascolterai solo per passione o cultura personale)
4) Dubbi e perplessità.
Se mentre ascolti hai delle domande da fare, scrivimi una mail (massimo 10 righe) a: [email protected]
Cercherò di risponderti il più presto possibile in base al volume di mail giornaliere ricevute. Prima di farlo però, ti chiedo una cortesia: ascolta tutto il capitolo e magari ripassalo prima di chiedermi qualcosa, perché di solito le risposte sono sfuggite tra le righe o sono solo un po’ più avanti.
5) “L’inizio!”
Prima di ascoltare fai tre profondi e grandi respiri di pancia, raddrizza la schiena, sorridi e inizia ad assimilare il tutto!
Sul serio, funziona!
Ricorda anche l’ultimo corso che hai fatto volontariamente, per tuo diletto: per la patente, un corso di ballo, uno sport, un hobby, qualsiasi cosa tu abbia, in passato, voluto apprendere e non vedevi l’ora che iniziasse la lezione successiva. Così vuoi fare anche questo, felice e con entusiasmo!
Sono un rompiscatole, lo so, ma vedrai, sarà un piacere per te stare qui!
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In fondo, tutti cerchiamo un po’ di serenità… e per finire questa premessa, ti regalo una delle sue tante definizioni: la Serenità è quando provi emozioni positive per la maggior parte del tempo e accetti senza paura di poter soffrire nel tempo che resta.
Infatti non voglio dire che non ci saranno più momenti di tristezza, rabbia o apatia, ma che diventerai un esperto su come gestirle per tornare a riprovare emozioni positive come gioia, gratitudine e fiducia nel futuro.
Felicità è anche vivere sapendo che tutto andrà bene o come deve andare. Acquisire la consapevolezza che i momenti grigi fanno parte della vita e ci fanno apprezzare meglio i momenti a colori, come la meravigliosa sensazione che proviamo quando arriva la primavera dopo l’inverno.
Immagina di avere una serenità tale da poter soffrire tranquillo. Mi spiego meglio: quando iniziò la mia passione per argomenti che aiutano la crescita e il miglioramento personale cominciai a pensare di aver trovato la soluzione alla sofferenza. Pensai che se fossi diventato un esperto di queste teorie e filosofie avrei avuto la ricetta per eliminare la mia sofferenza e quella degli altri. Solo dopo capii che in realtà questo è impossibile oltre che innaturale… Capii che la sofferenza è parte integrante di questa esistenza e a volte è proprio lei che ci spinge ad un cambiamento funzionale. Ora, mentre ti parlo, credo che uno scopo sia quello di poter affrontare le pene della vita senza paura, ecco perché ho detto soffrire tranquillo. Non voglio dire di abbandonarcisi ma di provare a non averne più timore. Molto spesso noi esseri umani soffriamo più per la paura di soffrire che per il motivo che la causa.
Una volta ascoltai Francesca che aveva appena perso improvvisamente una persona cara in giovane età. Aveva occhi senza più lacrime e disse con una dolcezza e una dignità infinita:
“… In sua memoria voglio ricordarmi di non aver paura della vita. Non di non aver mai paura nella vita ma di non aver paura di aver paura di viverla”
La rileggo, e meglio
“… In sua memoria voglio ricordarmi di non aver paura della vita. Non di non aver mai paura nella vita ma di non aver paura di aver paura di viverla”
Non mi resta che augurarti buon viaggio!